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finalmente disponibile il mio nuovo libro sulla fotografia notturna
“Luce e buio” di Giuliano Boccardi è una guida completa e appassionata alla fotografia notturna e all’astrofotografia, pensata sia per i principianti che vogliono iniziare questo percorso, sia per i fotografi esperti che desiderano perfezionarsi e spingersi oltre, approfondendo tecniche più avanzate. Dal riconoscimento delle costellazioni alla pianificazione delle sessioni notturne, il libro accompagna il lettore in un percorso che unisce conoscenza astronomica e pratica fotografica, con consigli mirati su scelta artistica, composizione, attrezzatura, pratica sul campo e attenta scelta dei luoghi. Ampio spazio è dedicato alle tecniche di ripresa e al post-processing, con focus su software come Sequator, Siril e Photoshop, per realizzare immagini suggestive: dalla Via Lattea ai paesaggi notturni, dagli startrail agli oggetti del cielo profondo. Non mancano sezioni pratiche su backup, archiviazione, stampa di qualità e condivisione sui social, insieme a suggerimenti per viaggi astrofotografici nei luoghi più suggestivi. Più di un semplice manuale, Luce e Buio è un invito a coniugare tecnica e ispirazione, scienza e arte, trasformando ogni scatto notturno in un racconto di luce, emozione e meraviglia.
Disponibile su tutti i principali store online:

About Me
La mia passione per la scienza, l’astronomia e la fotografia ha segnato ogni tappa del mio percorso. Nel tempo, ho coltivato competenze in ambiti diversi, ma sempre con un filo conduttore chiaro: cercare, attraverso le immagini, un equilibrio tra natura, conoscenza e bellezza.
La fotografia è stata da sempre parte integrante della mia vita. Fin da giovane, la curiosità mi ha spinto a esplorare e perfezionare ogni aspetto legato alla produzione e alla post-produzione dell’immagine, fino a trasformare questa passione in una competenza anche professionale.
Il mio legame con la montagna è profondo: i suoi silenzi, i suoi ritmi lenti, la sua luce. È lì che ho imparato ad ascoltare il paesaggio e a interpretarlo con lo sguardo del fotografo. Da questo rapporto autentico con la Terra è nata in modo naturale la mia attrazione per il cielo notturno: l’astrofotografia è diventata il ponte ideale tra il mondo visibile e quello invisibile.
Sono costantemente alla ricerca di luoghi che sappiano suscitare emozione e silenzio, capaci di ispirare quella connessione intima con la natura che considero l’essenza della felicità umana. Credo che osservare, contemplare e raccontare attraverso le immagini sia un modo per riscoprire il senso delle proporzioni, per sviluppare una maggiore consapevolezza verso la fragilità del nostro pianeta.
Le mie fotografie vogliono essere questo: non solo estetica, ma narrazione; non solo tecnica, ma memoria. Frammenti di luce e buio che provano a custodire la meraviglia e a ricordarci – con umiltà – il nostro posto nell’universo.
My passion for science, astronomy, and photography has shaped every step of my journey. Over time, I’ve developed skills across various fields, always guided by a clear thread: seeking, through images, a balance between nature, knowledge, and beauty.
Photography has always been a fundamental part of my life. From a young age, curiosity drove me to explore and refine every aspect of image creation and post-processing, eventually turning this passion into professional expertise.
My bond with the mountains is deep: their silence, their slow rhythms, their light. It’s there that I learned to listen to the landscape and interpret it through the eyes of a photographer. From this authentic relationship with the Earth, my attraction to the night sky emerged naturally: astrophotography became the perfect bridge between the visible world and the unseen.
I am constantly in search of places that evoke emotion and stillness—places capable of inspiring that intimate connection with nature, which I consider the essence of human happiness. I believe that observing, contemplating, and telling stories through images is a way to rediscover a sense of scale and to foster greater awareness of our planet’s fragility.
My photographs aim to be more than visual representations—they are narratives, not just technique, but memory. Fragments of light and darkness that strive to preserve wonder and gently remind us of our place in the universe.





